Gli attrezzi della ginnastica ritmica sono 5: fune, cerchio, palla, clavette e nastro ma la base di tutto il lavoro e la preparazione sta nel Corpo Libero. Ecco perché ho deciso di spiegarvi cos’è Il Corpo libero nella ginnastica ritmica e tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Diversamente dalla ginnastica artistica, il corpo libero non è considerato un attrezzo. Tuttavia anche la Federazione Ginnastica d’Italia, dopo tante altre federazioni, l’ha inserito nel programma tecnico per la categoria Allieve.
Danza, espressività e fluidità
Sicuramente è la forma più bella dell’espressività corporea che una giovane ginnasta possa presentare in pedana. La giovane atleta che non ha ancora una maturità nel maneggio d’attrezzo, riesce in questo modo ad essere libera nei movimenti ed estremamente fluida e morbida.
Vedere un esercizio a corpo libero di ginnastica ritmica è molto diverso dal vedere la potenza e l’evoluzione dei salti nelle diagonali dell’artistica. L’esercizio della Ritmica è cucito su ogni nota della musica: viene sviluppato un tema musicale e vengono valorizzati accenti e cambi di ritmo con movimenti calzanti che sottolineano ogni variazione.
La grande scioltezza fisica delle piccole ginnaste rende unico questo esercizio e anche se manca la spettacolarità delle evoluzioni dell’attrezzo, la performance non è mai banale né scontata.
Difficoltà, sequenze, e passi ritmici
In ogni esercizio vanno inserite delle difficoltà corporee: salti, equilibri e giri. Ogni allenatrice sceglie le difficoltà migliori per la propria ginnasta, quelle che meglio caratterizzano le sue doti, quelle che la valorizzano per elasticità e potenza. Anche la scelta musicale è molto importante: lenta ed appassionante se l’atleta è particolarmente sciolta e fluida, se predilige i movimenti lenti ed estremamente precisi, invece una musica brillante e molto ritmata se la ragazzina è più esplosiva, più tonica, veloce e sorridente senza comunque dimenticare la precisione!
All’interno dell’esercizio devono essere presenti delle onde corporee che coinvolgono tutte le parti del corpo, un a composizione lineare e le difficoltà ben distribuite nell’arco della musica; la ginnasta deve spostarsi per tutta la pedana con varie andature, nelle diverse direzioni e nei vari livelli: saltelli, al suolo, rotolando, con balzi, ecc. Importanti sono le sequenze di passi ritmici che hanno una durata specifica e devono essere costruite ed eseguite in relazione alla musica. Tutto questo contribuisce alla nota finale del punteggio che si va a sommare al valore delle difficoltà e al valore dell’esecuzione dell’esercizio realizzato dall’atleta.
La perfezione e l’arte
Senza la minuziosa cura nel corpo libero le ginnaste non potrebbero crescere con gli attrezzi e il lavoro sarebbe sporcato da imperfezioni continue.
Alle ginnaste piace molto di più avere in mano un attrezzo: fare lanci ed evoluzioni in volo è sempre una piacevole sfida. Tuttavia il Corpo Libero è lo studio nei minimi dettagli del singolo movimento, della posizione del braccio, della mano, della spalle, del bacino: la ricerca infinita della perfezione!
Per le piccole ginnaste a volte è noioso stare attente a tutte le correzioni delle allenatrici e soprattutto interiorizzarle e metterle in pratica, ma è un investimento per il loro futuro. Memorizzare i movimenti corretti ed interiorizzarli vuol dire un domani pensare solo all’attrezzo perché il corpo va da sé. Ma ovviamente per le piccoline è difficile da capire e bisogna cercare di rendere piacevole anche questo lavoro!
In gara però il corpo libero viene rivalutato, non avere l’ansia dell’attrezzo può diventare un punto di forza e le piccole atlete entrano in pedana fiere delle loro capacità, a testa alta, con una marcia in più! In questo modo trovano, poi, la sicurezza e l’esperienza per poter affrontare prove più difficili, competizioni più dure e crescere senza timori.
Veronica Porro è Direttrice Tecnica della Gymnasium’97, ex atleta di serie A e allenatrice di molte punte di diamante della ginnastica ritmica italiana. Oltre alla passione per lo sport coltiva quella della scrittura. Creativa ma pacata. Gentile ma curiosa. Se la nostra società sportiva ha una personalità è indubbiamente la sua!